Orvieto. Nome di una splendida
città che si sovrappone a quello
di una denominazione di origine
di un vino, a indicare il rapporto
indissolubile tra un luogo e il suo
prodotto bandiera.
Un ruolo centrale nell’economia
della zona è da sempre
rappresentato da questo grande
bianco, infatti divenne il vino dei
papi e dei principi ed una delle
principali risorse per finanziare la
costruzione dello stesso Duomo.
Leggera nota floreale di
fiori bianchi, seguita da
più evidenti note fruttate,
soprattutto agrumate. Dopo
l’identikit dei profumi, il
sorso mette in luce una bocca
piuttosto snella e tesa, tutta
bergamotto,
lime e sale.
12% vol.
8 – 10°C
Gnocchi alla romana.
Canocchie al vapore con citronette e prezzemolo.
Formaggi di capra.
Risotto con gli asparagi.